Fossa biologica: cos’è e come funziona
Il funzionamento delle fosse biologiche
La fossa biologica è un sistema per l’eliminazione delle acque reflue degli edifici. È solitamente costruita in calcestruzzo, plastica o vetroresina, con una botola nella parte superiore per la manutenzione. La fossa può essere tradizionale, che si riallaccia alla rete fognaria pubblica, oppure Imhoff, adatta a luoghi lontani dalle altre fognature.
Lo scopo principale della fossa biologica, dei pozzetti degrassatori, delle fosse Imhoff, ecc. è quello di trattenere la parte solida dei liquami attraverso le varie paratie posizionate al loro interno. In questo modo solamente la parte liquida defluisce attraverso il tubo di uscita collegato alla fognatura pubblica, ad un impianto a dispersione o ad un fondo perduto.
Il processo di separazione dei liquami all’interno della fossa biologica è garantita dalle paratie interne, che permettono di filtrare e iniziare la depurazione parziale (o quasi totale) dei liquidi provenienti dagli impianti di casa. Una volta raggiunto il livello del tubo in uscita il liquido defluisce per sfioramento, mantenendosi costante all’interno della vasca.
Dopo lo svuotamento della fossa biologica, la vasca si riempie nuovamente nel giro di pochi giorni ma solo con il passare del tempo il liquido tenderà a diventare sempre più denso a causa dell’azione di trattenimento attuata dalle paratie. La vasca biologica si definisce piena solo quando il livello di densità del liquido al suo interno diventa tale da compromettere il buon funzionamento della vasca e rendere necessario un nuovo svuotamento.
PARTI CHE COMPONGONO LA FOSSA BIOLOGICA
La fossa e i vari pozzetti hanno una struttura standard che comprende:
Tubi di entrata e di uscita: sono i tubi che collegano l’impianto dell’edificio alla fossa biologica e al sistema fognario (o all’impianto di dispersione).
Paratie o paraschiuma: sono parti in metallo che trattengono le parti più solide e schiumose dei liquami, consentendone il deposito e la digestione.
Sfiato: è il tubo che permette ai gas che si creano all’interno della fossa biologica di fuoriuscire senza ristagnare all’interno. Solitamente lo sfiato termina sul tetto dell’edificio, in modo che la fuoriuscita dei gas non venga percepita.
Il tubo di sfiato non deve essere dotato di sifone perché deve lasciare libero passaggio ai gas.
Sifoni: genericamente il sifone è quel “meccanismo” che evita il passaggio dei gas di scarico che si generano all’interno delle fosse biologiche, impedendone il ritorno verso l’abitazione. Il sifone può essere fatto in diversi modi. Il più semplice è costruire una curva a 90° alla fine del tubo di entrata, sotto il livello di riempimento della fossa. Un altro modo è costruire delle paratie chiuse, di cemento, che “circondano” il tubo e lo isolano dal resto della fossa biologica evitando il ritorno dei gas.

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